L'Avis Provinciale di Catanzaro è un'associazione di volontariato e onlus di diritto, che per statuto ha lo scopo di promuovere la donazione di sangue volontaria, periodica, associata, non remunerata, anonima e consapevole, intesa come valore umanitario universale ed espressione di solidarietà e di civismo, che configura il donatore quale promotore di un primario servizio socio-sanitario ed operatore della salute, anche al fine di diffondere valori della solidarietà, della gratuità, della partecipazione sociale e civile e della tutela del diritto alla salute.

L'Avis Provinciale di Catanzaro nasce il 3 Aprile del 1971, anche se inizia ad avere i primi legami con altre istituzioni solo nel 1991 quando, il 12 aprile dello stesso anno si sottoscrive la prima convenzione, con l'A.S.L. n° 18, dal valore di 50 milioni delle vecchie lire e valida per l'intera provincia.
In quel periodo non si raggiungevano le 1000 unità di sangue e la provincia ne importava oltre 8000 da fuori regione!
I rapporti con l'azienda ospedaliera si mantengono ben saldi tanto che in seguito vi furono altre convenzioni: 25 Gennaio 1995 convenzione con l'A.S.L. n° 7; 15 Ottobre 1998 convenzione con l'azienda ospedaliera Pugliese- Ciaccio.
L'anno in cui si segna una svolta importante è il 1996 quando viene sottoscritta la convenzione con l'A.S.L n° 6 di Lamezia Terme.
Quelli su menzionati furono anni importanti, anni che hanno visto molte persone adoperarsi con grande impegno, persone come la Dott.ssa Varatti, Primario del centro trasfusionale di Catanzaro e il Dott. Sofi, primario del centro trasfusionale di Lamezia Terme, che hanno "lavorato" insieme all'AVIS affinché si potessero gettare fondamenta solide per pianificare, programmare e gestire risorse finanziarie e attività e per trovare un modello di gestione valido per tutta la provincia.
Si è fatto di tutto per raggiungere l'accreditamento di medici e infermieri, si sono creati nuovi punti di raccolta e altre sezioni poiché, spesso, l'ostilità del territorio calabrese non dava a tutti la possibilità di andare a donare nei grossi centri trasfusionali. A piccoli passi e con grandi sforzi, le unità di sangue che sono raccolte arrivano a 3.507 nel 1997, anno in cui si raggiunge l'autosufficienza della provincia, anche se questa sarà solo temporanea e proporzionata al fabbisogno del periodo.
La storia dell'Avis provinciale di Catanzaro, però, non è fatta solo di numeri e di convenzioni ma, come abbiamo già accennato in precedenza, è fatta anche da persone. Dall'anno 2002, la Presidenza Chiriano, fin da subito si è posta degli obiettivi molto ambiziosi: responsabilizzare e formare la classe dirigente; organizzare incontri territoriali assidui; rinforzare le sedi già esistenti; e fare un'accurata selezione dei membri associati al fine di garantire una corretta gestione; risparmiare al massimo impiegando le risorse in maniera attenta e oculata per poter realizzare "La casa del donatore", luogo accreditato dove garantire prelievi corretti e ambulatori efficienti, dove i donatori possano ricevere visite mediche accurate e specialistiche e inoltre, la formazione e la comunicazione, il coinvolgimento delle famiglie e delle istituzioni che ruotano attorno alla vita sociale di ogni individuo e che, avrebbero dato vita alla crescita dell'associazione. Tutti gli sforzi, così, furono indirizzati verso questa direzione.
Con il monitoraggio continuo dei punti prelievo si è giunti a un quadro completo della situazione e delle relative esigenze, pertanto, il mandato Chiriano ha visto organizzare corsi E.C.M. rivolti a medici e infermieri ed è stato capace di farsi assegnare l'accreditamento secondo le norme della comunità Europea raggiungendo i requisiti minimi dei punti prelievo.
La grande aspirazione alla quale si puntava, e alla quale si è arrivati, era quella di non ricevere più richieste disarmanti di aiuto da parte di famiglie affrante dal dolore, perché colpite da malattie improvvise e che avevano, oltre alla sofferenza per la patologia anche il problema di dover reperire dei donatori, quando questi, in alcuni casi, erano necessari. La forza dell'Avis Provinciale di Catanzaro, è stata quella di credere fortemente nella carta dei
valori, partendo dal presupposto che, per realizzare e ottenere risultati, occorre che coloro chi professa il volontariato sia ricco non solo di motivazioni interiori e di capacità di relazione e di dono, ma anche di una vera e propria passione civile. Ciò è possibile solo quando si desidera effettivamente il bene comune e, quando il rigore, ma anche l'umiltà sono posti al servizio e a favore di chi è effettivamente in stato di bisogno, senza nulla chiedere in cambio.Per tornare nuovamente ai numeri bisogna ricordare che nel 2002 si registra la raccolta di 12.014 unità di sangue in 32 sezioni comunali e in sintonia con il SIT di Catanzaro, sono contattati donatori di plasma e piastrine, in numero programmato e secondo le esigenze di reparto. Il tutto viene mandato al centro trasfusionale per effettuare la donazione.
Nel 2003 la Calabria raggiunge l'autosufficienza.
Nel 2008 l'Avis provinciale di Catanzaro supera il traguardo delle 18.000 unità di sangue raccolto, contribuendo a sopperire anche alla carenza di sangue delle altre province calabresi. E' su questa impronta che l'attuale presidente dell'Avis provinciale di Catanzaro, Giampaolo Carnovale, continua a operare fin dagli esordi del suo mandato, Aprile 2009, infatti, molti progetti, avviati durante la presidenza Chiriano, sono giunti a compimento grazie anche agli sforzi, ai sacrifici e all'impegno del presidente Carnovale.
Oggi l'Avis provinciale di Catanzaro si occupa anche del trasporto del cordone ombelicale dagli ospedali di Catanzaro, Lamezia terme e Soverato alla "Banca del Cordone Ombelicale" di Reggio Calabria, in collaborazione con la GADCO associazione che si occupa di informare e formare le donatrici di cellule staminali attraverso la donazione del sangue del cordone ombelicale all'atto del parto. Il primo incontro, nella provincia catanzarese, si è tenuto a Guardavalle, con lo scopo di stimolare le future mamme a far valere il loro diritto di donare e per promuovere la ricerca sulle cellule staminali e/o per la cura di alcune malattie. L'Avis, inoltre, presenta ogni anno un progetto a favore del Servizio Civile Nazionale e la provincia di Catanzaro è quella che detiene il maggior numero di volontari in servizio.
Nel 2008, l'Avis provinciale di Catanzaro ottiene il certificato di qualità da uno degli enti più prestigiosi a livello europeo, il Certyquality di Milano, riscontrando il plauso a livello sanitario, amministrativo e organizzativo. Si lavorava già dal 2006 per il raggiungimento di quest'obiettivo che garantisce la massima trasparenza e la massima qualità a livello sanitario e organizzativo. Altro importantissimo traguardo raggiunto nel 2010, grazie anche alla gestione dei fondi improntata all'economicità, iniziata con Rocco Chiriano e proseguita con Giampaolo Carnovale, è l'acquisto della sede dell'AVIS provinciale.
La sede dell'Avis provinciale di Catanzaro è costituita da una struttura di 500 mq circa, è moderna e accogliente con circa 100 mq di uffici amministrativi, una sala riunioni di quasi cento posti, 200 mq circa di magazzino utilizzato per il materiale sanitario, oltre ad un ampio piazzale utilizzato per ospitare il parco auto, composto da 14 mezzi per il trasporto del sangue. All'interno della nuova sede è prevista la realizzazione di un punto prelievo accreditato e all'avanguardia. E' stato realizzato inoltre un impianto fotovoltaico di 20 kw che consentirà di conseguire in futuro notevoli risparmi sui costi energetici e di contribuire al rispetto dell'ambiente, grazie all'energia pulita. Tutta l'organizzazione delle raccolte è gestita e curata dalla sede. Dal febbraio 2011 è stato attivato il servizio d'invio delle analisi del sangue ai donatori direttamente dalla sede provinciale, sotto la supervisione di personale medico abilitato e grazie a collegamenti telematici con gli ospedali di Catanzaro e Lamezia Terme.
La promozione dell'associazione avviene attraverso il sito internet: avisprovincialecatanzaro.it; l'account facebook; la pubblicazione del bilancio sociale 2010 e soprattutto la divulgazione del giornale associativo: "Avis Provinciale Catanzaro Magazine", un periodico con notizie di carattere associativo, medico e promozionale, inviato direttamente a casa dei nostri donatori e di numerose istituzioni pubbliche e private.
Nel 2010 si è cercato di rafforzare le attività relazionali esterne stipulando numerose convenzioni, come quella con l'Ordine dei Medici della provincia, con l'ARDIS (Agenzia Regionale per il Diritto allo Studio Universitario) e con l'ARPACAL (Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Calabria). Sono stati avviati, inoltre, contatti con la vicina struttura del Policlinico di Germaneto e con la fondazione Tommaso Campanella. Ultima, ma non meno importante, la continua collaborazione con il Dott. Cassese, primario della clinica Sant'Anna di Catanzaro, luminare di livello internazionale nel settore della cardiochirurgia.
Con decreto n. 308 del 14/12/2010 pubblicato sul Bollettino Ufficiale del 15/01/2011 parti I e II, la Regione Calabria ha riconosciuto la personalità giuridica dell'Avis Provinciale di Catanzaro. Ciò rappresenta un notevole traguardo non solo in termini formali ma anche e soprattutto in termini sostanziali, garantendo all'associazione un carattere di serietà, affidabilità e chiarezza tali da consentire di poter esercitare ora e nel futuro la propria missione.